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Deep Brain Reorienting (DBR)

Ci sono sempre maggiori evidenze riguardo agli effetti che il trauma psicologico ha sulla salute inidividuale.

Le persone che subiscono un maltrattamento infantile (abuso emotivo, fisico e sessuale) mostrano diverse problematiche. In effetti le esperienze infantili avverse aumentano il rischio di disturbi psichiatrici durante l'infanzia e l'età adulta (Ney, Fung & Wickett; Koenen & Widom, 2009; Vachon, Krueger, Rogosch, & Cicchetti, 2015; Widom, DuMont, & Czaja, 2007). La probabilità che un paziente che si rivolge ad uno specialista abbia una storia traumatica è molto alta.

 Una delle conseguenze meno evidenti ma piú deleterie del trauma psicologico é legata alla traccia mnestica bloccata. Le nuove strumentazioni utilizzate in campo neuroscientifico sono ormai capaci di darci una fotografia di come il cervello mantenga a distanza di tempo gli effetti negativi del trauma.

Nei suoi studi sui circuiti cerebrali coinvolti, lo psichiatra-psicoterapeuta scozzese col quale il nostro studio collabora, ha definito un nuovo modello di intervento per i disturbi dissociativi e trauma correlati: il Deep Brain Reorienting (DBR). Il DBR ha alla base una teoria psicologica neurobiologicamente fondata tramite la quale vengono definiti i meccanismi che conducono alla sofferenza psichica. Si pone come obiettivo quello di lavorare sui residui traumatici che molto spesso rimangono attivi e non permettono una riconsolidazione delle memorie traumatiche.

Il Deep Brain Reorienting è il risultato di anni di studi e ricerche e può essere considerato un piccolo ma importante passo in avanti nel mondo della psicoterapia del trauma e della dissociazione.

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